Esiste relazione tra Postura e Denti ?

Esiste relazione tra Postura e Denti ?

Si,  esiste relazione tra denti e postura e sono connessi in modo diretto, come viene ampiamente riportato in letteratura attraverso diversi studi.

Una possibile malocclusione può  avere ripercussioni negative anche sulla muscolatura, in particolare del collo, della testa e della schiena.                                                                                                                                                              

È opportuno prestare attenzione alla nostra postura fisiologica che è strettamente relazionata e connessa dal rapporto delle nostre arcate dentarie con la normale mobilità dell’articolazione temporo-mandibolare.

Anche se spesso alcuni pazienti si mostrino increduli dinanzi a ciò e non si pensa ad una possibile correlazione, esistono vari studi che dimostrano chiaramente l’influenza di questa articolazione e dello stato dei denti sulla corretta postura.

Basti pensare ai numerosi esempi presenti in ambito sportivo, dove l uso del byte  per molti atleti è necessario e risulta essere determinante per migliorare le prestazioni, soprattutto dove ci troviamo  in presenza di malocclusioni.

Nella normale quotidianità, in alcune situazioni, è stato riscontrato come diversi disturbi, dal mal di schiena alla cefalea, fossero relazionati a problematiche di origine dentali.

Ecco quindi che, recandosi presso centri di professionisti, come il nostro studio dentistico di Vallecorsa, è possibile trovare una soluzione valida per risolvere i problemi che sembrano interessare altre aree mediche.

Per capire meglio lo stretto legame fra denti e postura, bisogna prima comprendere le caratteristiche della malocclusione.

La malocclusione è un’alterazione nel fisiologico allineamento delle arcate dentali che può provocare problemi di carattere masticatorio e soprattutto respiratorio, così come le tensioni muscolari e l’usura dei denti.

In alcuni casi si può arrivare perfino allo spostamento del menisco dell’articolazione temporo-mandibolare.

Riscontrando la presenza di una malocclusione è necessario intervenire, in quanto si tratta di un problema che non si risolve autonomamente, ma che, al contrario, potrebbe innescare una spirale viziosa, con il manifestarsi e  l’insorgere di ulteriori disturbi connessi, per questo è  importante rivolgersi ad uno studio dentistico come il nostro, anche per poterne esaminare e valutare lo stato di un’eventuale malocclusione, considerando che ne esistono diverse tipologie, suddivise in  III classi:

La malocclusione di I classe, dove  la cuspide mesiale vestibolare (quella verso la parte anteriore della bocca) del primo molare superiore si articola con il solco vestibolare del primo molare inferiore. In pratica, il primo molare superiore si trova più indietro di circa metà dente rispetto al primo molare inferiore.

Un rapporto molare di prima classe non comporta necessariamente un’occlusione ideale: fattori quali le dimensioni dei denti rispetto alla lunghezza delle basi ossee, malposizioni o anomalie dentarie, contrazioni trasversali di una od entrambe le arcate, ecc., possono porre le basi di una malocclusione anche in presenza di un rapporto molare ideale .

malocclusione di prima classe

La malocclusione di II classe evidenzia  la presenza di una mandibola retrognatica, ovvero posizionata “più indietro” rispetto al mascellare superiore.

Ciò è dovuto, nella maggioranza dei casi, ad una insufficiente crescita mandibolare, anche se può coesistere un contemporaneo ipersviluppo del mascellare superiore.

Seconda classe prima divisione
Iposviluppo mandibolare
  • La malocclusione di III classe dove l’arcata superiore è arretrata rispetto a quella inferiore, con conseguente morso inverso.
fig.1

La malocclusione può causare una eccessiva contrazione dei muscoli masticatori, sia direttamente sia attraverso i muscoli del collo, andando a generare un effetto a cascata.

Da ciò ne deriva uno squilibrio che il fisico cerca di compensare, mettendo in moto una serie di disturbi per l’intero organismo, che può arrivare a causare anche un’asimmetria facciale, se le due semiarcate sono interessate in modo evidente.

La nascita della malocclusione può avere diverse origini: da aspetti genetici alla mancanza di uno o più elementi dentari(cosiddetta edentulia), fino alle abitudini sbagliate che interessano soprattutto i bambini.

Nell’adulto, molto spesso la causa è riscontrata nella parafunzione come il bruxismo, oppure nella presenza di eventuali elementi cariati che non sono stati curati correttamente, o con otturazioni con margini irregolari e  troppo alti.

principali disturbi dell’ATM(Articolazione temporo mandibolare) iniziano da problemi muscolari ed articolari della mascella o del menisco, che comportano una riduzione della normale mobilità dell’articolazione temporo-mandibolare.          

 Normalmente si può verificare uno scivolamento dell’articolazione stessa sia lateralmente che in senso antero-posteriore, mentre altri disturbi concorrono al peggioramento della situazione, come accennato in bruxismo, malocclusioni, infezioni, edentulia, traumi, artrite e genetica possono determinare ulteriori problemi locali  e sistemici (dolori alla schiena,alterazioni posturali, rigidità del collo,).

Come si arriva alla diagnosi  dei problemi temporo-mandibolari e della malocclusione ?

I professionisti presenti nel nostro studio di Vallecorsa possono eseguire esami obiettivi del cavo orale.

E’ importante effettuare un’analisi posturale e cefalometrica, che consiste nello studio delle proporzioni fra componenti scheletriche, dentali e tessuti molli della testa.                                                                                                                             In caso di bruxismo è utile un’elettromiografia dei muscoli masticatori, per monitorare l’attività muscolare durante il sonno.

La postura è la configurazione assunta dal corpo in posizione eretta, con un’attitudine dinamica, che risponde agli stimoli ricevuti dagli occhi, dai muscoli della testa e del collo, e dai piedi.  
È fondamentale riuscire ad assumere una postura corretta, per utilizzare al meglio tutte le proprietà del proprio organismo.                                                                 

     La posizione dei denti può influire in maniera significativa sulla postura fisiologica, in  particolare, in caso di problematiche dentali, possono verificarsi conseguenze posturali negative, come ad esempio:

alterazioni dell’equilibrio,riduzione della forza, mialgie, cervicalgie, disturbi acufeni e disturbi visivi, cefalee tensive.

Studi riportano nello specifico, la stretta correlazione tra le diverse classi di malocclusione ed i possibili conseguenti disturbi.

La malocclusione di III classe genera un arretramento della testa rispetto alla posizione fisiologica, il conseguente spostamento del baricentro, e gli sforzi del corpo per adeguarsi, generano mialgie notevoli e cifosi.

La malocclusione di II classe genera problematiche posturali, sebbene in senso contrario, si verifica infatti un avanzamento della testa, con adeguamento posturale errato e foriero di lordosi/mialgie.

Qualsiasi disturbo temporo-mandibolare può avere pesanti ripercussioni sullo ioide, che a sua volta andrà ad innescare contrazioni patologiche ai fasci muscolari discendenti, con disturbi su spalle e bacino.

In presenza di malocclusioni o disturbi dell’ATM occorre intervenire per comprendere le cause del problema e ricercare la migliore soluzione, al fine di ristabilire l’equilibrio fra denti e postura.

Solo dopo un attenta ed accurata visita seguita da esami complementari, il professionista sarà in grado di fornirvi il vostro piano di cura attraverso soluzioni applicate come:

  • Il byte: si tratta di un manufatto di silicone, prodotto in laboratorio,  per proteggere il cavo orale durante l’attività sportiva, in quanto è in grado di ammortizzare l’attrito verticale fra denti ideale ed è utilizzato per il bruxismo. Il miglioramento delle performance atletiche attraverso il suo utilizzo rappresenta una prova sicura della relazione fra denti e postura;
  • Apparecchi intercettivi: l’apparecchio è un valido supporto per combattere le malocclusioni, che si tratti di un accessorio mobile, fisso o invisibile.
  • Placche occlusali: sono un valido aiuto per ripristinare la corretta funzione dei muscoli masticatori e posturali compromessi nei disturbi temporo-mandibolari;
  • Impianti e otturazioni: una riabilitazione implantoprotesica può essere la soluzione in caso di malocclusione derivante da  un edentulia.            
  • Trattamenti di rifinitura occlusale sono invece opportuni se la malocclusione deriva da un’otturazione troppo alta.
  • Estrazione dentale: indicata soprattutto per i denti del giudizio, in presenza di eruzione incompleta o interferenza con i denti attigui.
  • chirurgia: gli interventi invasivi sono riservati ai casi estremi, quali ad esempio malformazioni congenite della mascella e/o mandibola, che non possono essere curate attraverso l’apparecchio intercettivo;
  • educazione alla salute dentale: la prevenzione rimane fondamentale, soprattutto nei bambini, che dovrebbero abbandonare le abitudini scorrette responsabili di malocclusione. Si va dal ciuccio alla respirazione a bocca aperta, alla masticazione monolaterale e così via.
 

 

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